Fermata 1

Oggi, come prima tappa Nadine&Sara vi guideranno alla scoperta dell'eletricità, grazie alla quale ad oggi possiamo viaggiare sul nostro mitico tram!!


Siamo al Museo della Tecnica Elettrica che nasce nel marzo 2000, quando Università di Pavia, Regione Lombardia, Comune di Pavia e Provincia di Pavia sottoscrivono un Accordo di programma per rendere un omaggio ad Alessandro Volta (1745-1827), inventore della pila elettrica.

Questo museo non è uno del classici "guardare e non toccare" quì si può sperimentare la storia della tecnica elettrica...


per iniziare le guide Nadine&Sara vi parleranno del telefono!! Qui infatti c'è la curiosa possibilità di testare come avvenivano le comunicazioni telefoniche nella seconda metà del secolo scorso. Attraverso queste centraline, i telefoni delle diverse zone della città, venivano messi in comunicazione tra loro.


Un’ altra curiosa attrattiva è il simpatico tram da cui abbiamo preso spunto per il nostro viaggio, caratteristico con gli interni in legno che ti fanno riprovare l'atmosfera dei primi tram milanesi!

Oppure ascoltare come si divertivano i nobili sperimentando le prime forme di elettricità. Formavano una catena umana tenendosi per mano; il primo della fila, utilizzando un piccolo generatore di corrente, fungeva da primo conduttore di una scossa che, passando attraverso i corpi, veniva percepita solo dall’ultimo della fila. Più lunga era la fila, più forte veniva percepita la scossa.

Che gioco elettrizzante!!

Queste sono solo alcune delle attrattive di questo museo ricco di curiosità tutte da provare!





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Fermata 2

All'interno della sala mostre del Museo della Tecnica elettrica era ospitata dal 17 aprile al 4 giugno 2009 la mostra del Contagio Vivo, mostra in cui le scienze naturali si contaminano con la medicina. La mostra è frutto degli studi di Agostino Bassi (1773 – 1856) che riuscì a scoprire che la causa di morte di molti allevamenti era un fungo parassita.



Dopo aver ascoltato la simpatica guida, Sara ha sperimentato cosa significa tenere in mano un piccolo bruco.. che dopo aver ricevuto co' tante attenzioni, le ha lasciato un piccolo ricordino!!

Fermata 3

La terza tappa ci porta al Museo di Storia Naturale, che ha origine nel 1771.
In questo museo sono presenti delle collezioni di vertebrati naturalizzati, che riguardano i più svariati animali: dall'ippopotamo allo squalo, dalla tigre al coccodrillo.
Sono conservati degli esemplari bellissimi, si ha la possibilità di vedere da molto vicino animali che difficilmente potremmo vedere dal vivo, se non recandoci in Africa o addirittura al Polo Nord, mentre questa collezione rende possibile osservare ad una distanza di pochi centimetri animali come le zebre, il gorilla,l'orso bianco, piuttosto che una iguana.


Nadine&Sara hanno addirittura ritrovato i loro parenti lontani.. è sempre bello riscoprire le proprie origini!!





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Fermata 4

Nella quarta fermata le nostre Nadine&Sara vi portano ad un museo nato addirittura nel 1773, di cosa stiamo parlando? Ovviamente dell’Orto Botanico, che da oltre duecento anni raccoglie le più svariate forme di vegetazione e che dal 1974 ha anche una serra con una rara collezione di piante americane e africane.

L’Orto Botanico fa parte della rete dei musei universitari e viene utilizzato come strumento didattico straordinario per gli studenti di ecologia pavesi e non.
Non tutte le università possono vantarsi di avere uno strumento di studio così eccezionale. Pensate che nel 2005 l’Orto Botanico ha inaugurato la banca del germoplasma, atta a conservare semi delle piante pavesi messe a rischio dal cambiamento climatico.

In questo prezioso angolo di natura è possibile ammirarre oltre la flora lombarda (sempre in incremento), anche una vegetazione esotica.
Ad un passo dal centro città, dove scorrono a tutte le ore bus e frenetici lavoratori e studenti sembra quesi surreale trovarsi in una completa pace immersi nella natura, ammirando stupendi boccioli di rose, sostare sotto l'ombra di alberi maestosi, scoprire una piccola collezione di piante officinali...insomma un piccolo angolo di paradiso!

Nadine&Sara si sono stupite di quante opportunità di conoscenza offra la loro Università senza che loro prima d’ora lo sapessero, ma, in mezzo a tutte queste piante, avranno trovato la via d’uscita?



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Fermata 5

Il nostro viaggio prosegue visitando il Museo per la storia dell'Università.


Qui possiamo trovare 2 sezioni dedicata una all' anatomia e l'altra alla fisica.


Una delle cose più caratterizzanti sono state le collezioni della sezione di anatomia dove abbiamo osservato corpi, scheletri, organi risalenti anche al 1800, in perfette condizioni.


Mai ci saremmo immaginati che a vegliare sull'intera collezione ci fosse stato Antonio Scarpa in persona, infatti in una teca di vetro abbiamo scoperto con grande sorpesa che proprio sopra le nostre teste veniva conservata la testa di Scarpa.

Oltre a questa macabra spettacolarità sono conservati organi di ogni genere, scheletri e non mancano neppure dita e unghie.







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